giovedì 2 maggio 2013

AR... eppur mi son scordata di te...

Di ritorno da una settimana di ferie, stamattina mi sono accorta di essermi dimenticata di avere l'artrite mentre ero in vacanza.
Sembra una frase ad effetto, eppure è andata proprio così!
Chiaramente ho preso i farmaci come di consueto, ma ormai quello è un gesto automatico (semmai un giorno dovessi smettere di prendere medicine dovrei forse dovrei assumere dei placebo per non interrompere il mio rituale mattutino del caffè-brioche-pillole), però, per la prima volta dopo mesi, nei miei pensieri mai una volta è entrata l'AR.
La cosa mi fa riflettere perchè, in fondo, non mi trovavo mica in un paradiso tropicale, nè stavo soggiornando in qualche lussuosa dimora, tale da farmi perdere il senso della realtà, bensì ero nella mia ben più modesta casa al mare, nella località dove trascorro i miei fine settimana estivi fin da quando ero bambina. 



 Eppur mi son scordata di lei...

Mi chiedo, dunque, sono i farmaci che "improvvisamente", complice la salsedine e l'aria di mare hanno iniziato a fare effetto, oppure è tutta una questione di testa?
Insomma, quanto incide il fattore psicologico del decorso delle nostre patologie?

Riflettendo sulla cosa mi sono, infatti, ricordata che l'ultima volta che sono stata così bene, con infiammazioni e dolori quotidiani, è stato a febbraio scorso durante un weekend in montagna. In quei tre giorni, nonostante avessi appena interrotto il MTX e stessi già ricominciando a sentire gonfiori e acciacchi vari, avevo preso una vera pausa dall'AR, salvo poi "riprenderla" al rientro a casa.
Magari si tratta di una fortunata coincidenza, ma vuoi vedere -mi chiedo- che quando sono in vacanza il mio cervello "spegne" tutti i pensieri negativi, compresa l'artrite? 
La conferma l'avrò a breve, qualora dovessero tornare i dolori.
Nelle prossime settimane, dovendo smaltire le ferie dell'anno passato, ho, infatti, già in programma di trascorrere qualche altro giorno fuori città, e allora vedrò se, effettivamente, anche l'AR ne approfitterà per andare "in vacanza".

Cercando qua e là sul web ho, inoltre, trovato (su www.salutare.info) un interessante articolo sulla psoriasi, che come sapete è una patologia autoimmune come lo è la mia, nel quale si evidenzia come il decorso della malattia migliori, effettivamente, durante le ferie balneari. 
Secondo questo articolo, infatti, "il miglioramento o la cronicizzazione della patologia sono fortemente influenzati dalla sfera psico-affettiva del paziente (stress). Con l’arrivo dell’estate essa tende al miglioramento grazie all’effetto cheratoregolatore del sole e dell’acqua di mare e all’importante quota di benessere psicofisico apportata da una serena vacanza estiva".

Certo, che le vacanze facciano stare bene non è una novità, ma, ora, sapere che dopo qualche giorno di break posso mandare anche un pò in letargo anche l'AR dona sicuramente un valore aggiunto alle mie (già amate) ferie!




2 commenti:

  1. Ciao Pink Clay!!!
    Noi ci conosciamo già, ti sto seguendo post dopo post e devo dirti che mi ritrovo in tutto!Di pancioni non ne conto più, tra chi aspetta, chi ha appena partorito, sia a lavoro e sia fuori, sono circondata!!! E per non parlare di chi non sa della mia malattia e continua a dirmi:"E a un bambino?Non ci pensate? Ormai l'età ce l'hai?" E io ogni tanto vorrei rispondergli urlando:"NON POSSOOOO!" questa è una delle cose che sopporto meno; quest'anno compio 35 anni, quindi sì l'età ce l'ho, e se avessi potuto a quest'ora forse ne avrei già due!!!
    Che pazienza ci vuole...tanta tanta...oggi ho fatto gli esami sangue e a breve avrò la visita di controllo...incrociamo le dita.
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  2. ciao Elena, vedrai che andrà bene ad entrambe, DEV'ESSERE COSI'!! Tienimi aggiornata mi raccomando!

    RispondiElimina