martedì 9 aprile 2013

parliamo di capelli, e del peggiore (per me) degli effetti indesiderati...

Forse sarà stato il primo effetto positivo nell'iniziare un blog sulla mia esperienza, ma stamattina mi sono svegliata, per la prima volta dopo settimane, senza dolori.
Le mani sono sempre un pò gonfie e gli anelli, ahimè, ancora non entrano, ma inizio a notare dei lievi miglioramenti, e spero con tutto il cuore che sia merito del nuovo farmaco (Plaquenil).
Ormai è un mese che ho iniziato questa nuova terapia, decisamente più blanda, ma sopratutto compatibile con un'eventuale gravidanza. Inizialmente il reumatologo mi aveva prospettato la possibilità di provare ad affrontare questi mesi senza un farmaco cosiddetto "di fondo", alla luce del fatto che l'AR sembrava andata in letargo.
Ma chiaramente non appena interrotto l'amato/odiato MTX sono ricominciati i dolori alle mani, e di conseguenza ho dovuto correre ai ripari con una nuova terapia farmacologica.


Come ho scritto, il mio rapporto con il Methotrexate è stato piuttosto altalenante. Quando l'ho iniziato stavo davvero a pezzi, e nel giro di qualche settimana sono risorta come l'araba fenice. Per non farmi mancare niente, però, nel giro di poco tempo sono comparsi i tanto temuti "effetti indesiderati": nausea, vomito, mal di testa, vertigini...ma soprattutto...caduta di capelli!!!!

Ebbene sì, nel mio periodo migliore (reumaticamente parlando), si stava ahimè concretizzando il mio peggiore incubo.


Partiamo da un presupposto: io sono sempre stata fissata con i miei capelli.
Come mi ha fatto notare l'amato coniuge, scorrendo tra le foto dei viaggi di questi ultimi 10 anni assieme, non esiste un'occasione dove io abbia avuto davvero la stessa pettinatura, lo stesso taglio o lo stesso colore di capelli.

Da quando era piccola mia madre, forse giocando sulla mia somiglianza con la Marceau, mi ha sempre obbligato a portare un caschetto frangiato come quello di Vic Berreton ne "Il tempo delle mele".



Di conseguenza, come qualsiasi adolescente ribelle che si rispetti, non appena ho potuto disporre liberamente del mio look, ho inaugurato tutta una serie di esperimenti tricologici, tra cui: meches, tinture (sono stata: nera, rossa, mogano, bionda platino), tagli corti, scalati, lunghi, mossi, permanentati, piastrati e chi più ne ha più ne metta.
Su di me ho sperimentato maschere naturali, impacchi all'hennè, trattamenti fatti in casa, prodotti ipercostosi e professionali, lisciature più o meno temporanee, colpi di sole fai da te e colorazioni più o meno riuscite: insomma, come cantava qualche anno fa Niccolò Fabi, vivevo "sempre insieme ai miei capelli".

Ormai, però, da qualche anno avevo trovato la mia dimensione: una pettinatura lunga, con un mosso naturale e una colorazione a balayage: in poche parole, un giorno mi sono presentata dal parrucchiere con questa foto di Sarah Jessica Parker, dicendo "voglio questo"!

Ero così fiera dei miei capelli che quando ho iniziato a trovarli, a masse, sul piatto doccia dopo ogni shampoo, non ho voluto credere che fosse davvero colpa dei farmaci.
Ho pensato al classico effluvio stagionale, ed ho cercato di curarli di più, aggiungendo alle maschere e ai trattamenti anche un ciclo di impacchi extra.
Ho dedotto che fosse colpa dello stress lavorativo, ed ho iniziato a curare di più il mio tempo libero per non diventare un fascio di nervi.
Ho considerato che potesse essere colpa dell'alimentazione, ed ho buttato via il mio junk food da pausa pranzo a favore di frutta e verdura di stagione.

Alla fine, però, una domenica mattina, davanti allo specchio, ho capito che la cosa stava diventando un problema.
Ho aspettato 24 lunghissime ore prima di chiamare il reumatologo, dal quale, ahimè, ho avuto l'amara conferma: è un effetto (molto) indesiderato del MTX.

Da allora, devo dire, anche a beneficio di chi possa aver avuto il mio stesso problema, ho iniziato un ciclo di integratori ed ho aggiunto alla mia terapia una dose extra di acido folico: nel giro di qualche settimana i capelli hanno FINALMENTE smesso di cadere, ma, devo ammetterlo, sono rimasti così sottili e sfibrati che ho dovuto... per forza.... darci un taglio.


E così, ad epilogo di questo triste racconto, indovinate? Dopo oltre 20 anni ho ridato soddisafazione a mia madre....e sono tornata ad essere Vic Berreton (ma senza frangia, per carità...non siamo più negli anni 80)!


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